“Io non sono cattiva, è che mi disegnano così”, questo direbbe la domotica se potesse parlare!
Esatto, proprio come la celebre frase di Jessica Rabbit, moglie di Roger nel film “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”
La domotica non costa troppo! Sono i produttori, i progettisti e gli installatori che dal 2000 hanno spinto questo “mondo” all’interno di ambienti particolari ed esclusivi come ville e yacht. Per poter evidenziare le caratteristiche di comfort dei prodotti, questi erano gli unici ambienti in cui potevano essere installati visti gli elevati costi di allora.
Così, in case e barche lussuose, iniziavano ad apparire i primi impianti con conseguente pubblicazione di articoli redazionali su riviste di moda e di design. Per non parlare di quelle di “settore” che iniziavano ad affacciarsi numerose nelle edicole…
Le persone “normali” (di oggi) non comprano riviste di alta moda, di design internazionale o cose simili.
Fino a quando non usciranno sui quotidiani più letti degli articoli inerenti ad una domotica davvero accessibile a tutti, quelle (poche) persone che oggi sono a conoscenza di questa tecnologia, saranno ancora convinte che sia solo destinata a persone di un certo “livello”.
In parte è vero… però una soluzione la si può sempre trovare!
Ricordi i primi TV al plasma? Un 42 pollici non costava meno 20/25 milioni di lire, poi successivamente i prezzi sono scesi intorno ai 6/8 mila €. Oggi siamo a circa 300/350 € di oggi.
L’evoluzione dell’elettronica e la diffusione di internet, ha portato una speranza di diffusione della domotica come non mai. Tutto è iniziato quando il buon Steve Jobs ha presentato al mondo il primo iPhone. La scalata invece è stata quando è uscito il prima iPad.
Tutto parte da qui, anche la guerra tra i brand delle multinazionali più popolari del mondo. Riuscire ad avere prodotti simili a quelli ma che costassero meno per riuscire ad impadronirsi della fetta di mercato più grossa.
Nonostante gli anni, il costo e la varietà sempre crescente vari modelli di smartphone, l’iPhone è ancora oggi al “numero 1 della classifica mondiale”.
Tantissime persone fanno di tutto per poterne avere uno. Piuttosto che l’ultimo modello appena uscito, molti si accontentano di un usato o di qualche versione precedente. Altri invece si accontentano del “cinefonino”.
L’unica cosa certa è che ormai questo tipo di tecnologia è stata fatta propria dalla maggior parte delle persone. Indubbiamente è perchè la trova più comoda rispetto ai telefoni tradizionali.
Perchè? Perchè non può essere così anche per la domotica?
Non quella costosa, esclusiva, di lusso che può fare qualsiasi cosa, ma almeno una versione più semplice e limitata. La domotica non deve essere per forza un ludico sfizio! Allora si che costa troppo!!
Con questo non voglio dire che la domotica è necessariamente per tutti. Se qualcuno volesse più comodità ed avere le “cose” sotto controllo, non è necessario avere l’impianto più bello e costoso del mondo.
Proprio come si fa quando si deve scegliere uno smartphone o un tablet per sostituire quello attuale.
C’è chi si butta sul n°1 per esigenza o per seguire le mode del momento. Altri si accontentano del più economico perchè sembrano tutti uguali. L’unica cosa certa è che alla “comodità” nessuno vuole rinunciare!
La domotica è una comodità e come tale ha il costo che uno sceglie:
- Se vuoi viaggiare, puoi farlo in classe economica, business o “first class”.
- Quando scegli un’auto puoi prendere il modello base, un accessoriato o un full optional.
- Nel caso dovessi cambiare il divano, puoi andare al grande magazzino, al “centro Divani” o nel negozio specializzato.
In qualsiasi caso troverai sempre diverse opzioni. L’entry level, la versione comfort ed il top di gamma!
Il prezzo è solo una questione di scelta. Solo tu conosci le tue esigenze e la tua reale disponibilità economica.
Se vuoi approfondire il discorso puoi leggere anche l’articolo “Quanto costa la domotica?“.
Il problema non è il costo, ma capire se quello che te lo ha proposto è realmente in grado di soddisfare le tue esigenze. Ma questo è un altro discorso.
Buona continuazione
Fabio