Non voglio certo iniziare un blog sulla domotica o sulle smart home con una banale definizione presa dall’enciclopedia piuttosto che con qualsiasi altra frase che puoi sicuramente leggere su libri, siti internet, forum e community di appassionati come ad esempio che:
1) deriva dal termine blablabla…;
2) serve per gestire l’illuminazione e la temperatura di casa ovunque ti trovi;
3) è utile per simulare la presenza di qualcuno dentro casa per dissuadere ladri e malintenzionati lasciandoli fuori dalla proprietà;
4) permette al frigorifero di far fare la spesa al tuo posto o peggio ancora che puoi accendere il forno dall’ufficio. Se vuoi aggiungo il fatto che appena apri la porta, una voce sintetizzata ti dice “a tavolaaaa!”
Beh… come puoi avere già intuito, e se non lo hai fatto, sarò esplicito e cristallino, per me… SONO TUTTE CAZZATE!
Così come le frasi preconfezionate che dicono “gli esperti del settore”, o le persone che si spacciamo tali, ovvero che la domotica:
- è per tutti;
- fa risparmiare;
- costa solo un % in più;
- è il futuro delle abitazioni;
- migliora l’efficienza e la sicurezza degli ospedali, alberghi, fabbriche, ecc… ecc… ecc…
Sono tutte cazzate l’ho già detto? Forse si, ma per sicurezza è meglio ripeterlo ancora… non vorrei ti fosse sfuggito questo piccolo ma importante dettaglio che ti prego di ricordare.
Se fossi uno di quegli “esperti” citati nella premessa di questo blog non preoccuparti, sono solo all’inizio delle contraddizioni delle tue (stupide) idee! Se ti senti toccato nell’orgoglio e vuoi “la testa” o il “profilo facebook” di qualcuno da poter attaccare come un hater impazzito, fai pure!
Perchè stai leggendo questo articolo? Ti ha forse colpito il titolo? Non credo sia solo curiosità, se della domotica non te ne frega niente!
E’ un po’ come se fossi vegano… leggeresti un articolo o acquisteresti un libro “Masterchef fa schifo”? Non penso, che cosa può fregare ad un vegano cosa ci sia scritto dentro quel libro? Cosa gli può interessare di Masterchef? Potresti limitarti a dire “è vero, masterchef fa schifo” e chiuso il discorso.
Se avessi già subìto il fascino della domotica, quasi sicuramente hai a casa un impianto domotico che non è esattamente all’altezza delle tue aspettative. Magari stai cercando di capire se anche qualcun’altro si trova sulla stessa barca.
SI, la risposta è si, c’è tanta altra gente nelle tue stesse condizioni e la colpa è sempre dei soliti. Ma… NO, purtroppo no, neanche con un remo a testa e preparati come i Fratelli Abbagnale riuscireste ad uscire da questo mare di guai!
Se fossi un “Committente privato”, l’unico motivo che ti spinge ad avvicinarti al mondo della domotica è perché stai costruendo o ristrutturando la tua casa. La tua idea è di avere “qualcosa” che possa migliorare il comfort durante la tua permanenza o quella dei tuoi familiari. Stai cercando di capire quale può essere la soluzione ottimale sia dal punto di vista tecnico che da quello funzionale ed economico. Questo è un bene, sei ancora in tempo ad esaudire questo tuo desiderio!
Dubito fortemente che tu sia un “Committente investitore”, ovvero uno che ha intenzione di realizzare un nuovo complesso residenziale per affittare o vendere appartamenti. A queste persone, di solito, interessa solo sfruttare il “valore aggiunto” che la domotica offre per trarne il maggior profitto possibile. In questo caso avresti solo un interesse di tipo economico, ovvero quello che la domotica costi il meno possibile. Se poi faccia schifo o meno, non importa, proprio come del maggiore comfort o degli altri vantaggi che potrebbero giovare ai potenziali inquilini o compratori.
Diversamente, potresti essere un Architetto o un altro professionista del settore. In questo caso ti do tre opzioni di scelta:
- hai uno o più cantieri fermi per qualche problema con la “domotica”
- il “domotico” (quello che fa domotica) dell’ultimo minuto a cui tu ed il Committente vi siete affidati, ti sta facendo ritardare i lavori. E’ fermo per qualche strano motivo e non si capisce il perchè…
- un nuovo potenziale Committente ti ha richiesto la domotica ma ti sei rotto le palle di continuare ad avere problemi di ogni sorta e tipo. Stai cercando una soluzione da usare come scudo per prepararti agli eventi.
Non riesco a trovare altri validi motivi per cui una persona che non lavora (o che non vorrebbe lavorare) nel campo della domotica, dovrebbe avvicinarsi a questo mondo. Non è uno sport oppure una “mania” a cui ci si può appassionare e nemmeno una moda, come molti la considerano.
La domotica è un insieme di cose che devono convivere in armonia tra di loro al fine di poter far fare comodamente qualcosa a qualcuno. Come avrai certamente già letto o sentito dire, “la domotica serve per soddisfare delle esigenze” anche se ormai oggi, queste esigenze, non sono così fondamentali come si pensava qualche anno fa.
Una persona diversamente abile che vive da sola nel proprio appartamento perché vuole (o deve) essere indipendente, potrebbe avere delle esigenze importanti.
Ad oggi però la grande maggioranza delle persone, alla parola domotica non associa certo l’immagine di un uomo su una carrozzina che fatica a muoversi, ma ad un distinto signore in giacca e cravatta con in mano un tablet di ultima generazione!
Molto probabilmente, la domotica, è stata inizialmente concepita per poter aiutare chi aveva problemi più o meno grandi di mobilità (persone anziane o diversamente abili). Persone che comunque non erano in grado di compiere autonomamente delle semplici e banali manovre ma il fatto che abbia velocemente cambiato direzione, la fa dire lunga. Certamente c’è ancora chi sostiene e porta avanti questa nobile causa e sul mercato ci sono anche diverse realtà che realizzano prodotti e dispositivi ad hoc per queste persone. Chapeau a tutti loro!
Quindi se prima la domotica poteva essere una necessità, personalmente, dal lontano gennaio 2010 considero la domotica come una comodità, quindi semplicemente un “optional”, ovvero un investimento aggiuntivo per migliorare il benessere e l’esperienza abitativa delle persone e non ad una “macchina per fare soldi”.
Ricordi la vecchia pubblicità della Fiat Uno trasmessa sui canali italiani negli anni 80? Si, proprio quella del “modello base“!! Non tutti potevano permettersi le comodità, come gli specchietti retrovisori, la mascherina anteriore, i copri cerchioni, ecc… così come oggi non tutti possono permettersi i sedili in pelle riscaldati con massaggio incorporato, i fari laser, il navigatore 3D ed il climatizzatore automatico a 4 zone.
Anche se tecnologia e sicurezza hanno fatto passi da giganti e continueranno a farli nel prossimo futuro, come in qualsiasi altro campo, anche in quello delle autovetture e delle abitazioni, ci sarà sempre quel “qualcosa in più” che a fronte di un pagamento aggiuntivo, permetterà al suo proprietario di avere delle migliori prestazioni, maggior comfort, più risparmio, ecc… quindi non per tutti, ma solo per chi é disposto a pagare in più, ed oggi sono ben pochi, molto pochi!
Il vero problema della domotica è quello di essere un insieme di cose complesse. Non nel senso di difficili ma di dover avere svariate competenze in diversi settori, tanti quanti sono i singoli sistemi o impianti che devono far parte della domotica stessa. Ovviamente sto parlando di applicazioni per le installazioni civili (quindi domestiche). Per uno che lo fa di mestiere, seriamente e da anni, non è difficile come potrebbe essere un neodiplomato appena entrato nel mercato!
Purtroppo non esistono libri, almeno per il momento, che spiegano “come si fa la domotica” e quindi non si può imparare né a scuola, né all’università e né in qualsiasi altro “corso tecnico”. La domotica, quella vera, si impara sul campo, combattendo tutti i giorni contro i “venditori” ed i “tecnici/commerciali” mandati in missione dalle aziende che producono “dispositivi” con il marchio “fatto per la domotica” e che fanno di tutto per piazzare i loro prodotti ingolosendo di provvigioni e facili guadagni persone che hanno un certo “potere”. Esatto, proprio come per la politica…
Hai mai sentito di un idraulico che ha truffato una banca per 10 milioni di dollari ed è inspiegabilmente “sparito” come un fantasma? Ed un meccanico indagato per corruzione e traffico internazionale di ricambi ricavati da automobili rubate?
Se si probabilmente sia l’idraulico che il meccanico sono stati a loro volta delle vittime di qualcuno più in “alto” di loro che ha voluto usarli come delle pedine su una scacchiera.
Oltre alla battaglia con i venditori è necessario fare tanto troubleshooting, per capire come risolvere (e spesso anticipare) i problemi dei prodotti (vecchi e nuovi) che nemmeno le case madri che li costruiscono, conoscono in modo approfondito. Qualsiasi “tecnico” che propone o installa un componente simile verrà messo sotto una cattiva luce davanti agli occhi del Committente, soprattutto se è esigente e fa un investimento di parecchi soldi.
Un pò come era successo con la Classe A e la Smart poco prima del 2000. Dopo che si sono accorti del “danno” (in una determinata situazione l’auto si ribaltava!!) le hanno ritirate e quelle nuove hanno sùbito un ritardo nella consegna, ma per i prodotti della domotica, purtroppo, non funziona così! Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto dicono a Napoli!! Se ce l’hai montato…te lo tieni e moh son cxzxi tuoi!!
Tempo fa un Committente in procinto di realizzare una nuova abitazione di vacanza e già “vittima della domotica” nella sua proprietà di città, saggiamente mi disse:
L’esperienza si paga, sempre. Se ti affidi ad una persona o ad una ditta mediocre, pagherai con i soldi le cose per sistemare quello che è stato dimenticato o fatto male, e resterà sempre un lavoro mediocre. Se vorrai fare da solo avrai il massimo del risparmio, ma il tempo che impiegherai per documentarti e successivamente realizzare la cosa, non verrà mai pagato come per il lavoro che svolgi quotidianamente e spesso, sarà speso inutilmente in quanto una volta terminato il lavoro sarà ormai da rifare. Tanto vale affidarsi subito a dei professionisti e godersi sin dall’inizio la cosa tanto desiderata.” L.Castagna
Ovviamente non posso che essere d’accordo. C’è solo un’eccezione in cui la domotica costa poco. E’ quella che si può trovare con una veloce ricerca su ebay, amazon o nel reparto dedicato al brico/do it più vicino… Anche se penso che i risultati che troverai non si avvicinino minimamente alla tua idea di domotica, … ma questa è la triste realtà!
Siamo di fronte ad un paradosso… continuano a nascere nuove aziende produttrici di dispositivi innovativi, la maggior parte “orientali” con qualità e prezzi prossimi allo zero, mentre quelle esistenti (serie o semi-serie), continuano a sfornare e modificare i loro prodotti per adattarli al mercato che cambia velocemente, lasciando indietro i soliti vecchi problemi.
Nel mercato della domotica ci sono centinaia anzi migliaia di aziende tra distributori, rivenditori ed installatori (di vari prodotti tecnologici che nella maggior parte dei casi non centrano neanche con la domotica o l’elettricità in genere) e questo porta inevitabilmente ad una confusione generale.
La domotica sta diventando una guerra di sopravvivenza, sia per chi “la fa” ma soprattutto per chi “la riceve”, o meglio “la subisce”. Prova a chiedere a qualche tuo conoscente, vicino, amico o collega, e fatti dire cosa pensa veramente della domotica.
In prima persona potrai constatare che:
- più della metà delle risposte che riceverai (circa il 60/65%) sarà sicuramente quella di lasciare stare la domotica (senza entrare nel dettaglio) e ti consiglierà di fare un impianto “tradizionale”;
- una piccola parte (circa il 5/10%) ti dirà che non è arrivato neanche alla fine di tutto quello che aveva previsto ed ha lasciato solo delle predisposizioni, che probabilmente non realizzerà mai visti i trascorsi, concludendo che ha un impianto praticamente “zoppo”,
- quasi la totalità della rimanenza (il 25/30%), ti dirà che per tutto quello che ha dovuto subire, come tempistiche e costi aggiuntivi, non ne vale sicuramente la pena.
Quasi tutte queste persone, ti confermeranno anche che alla fine, non era neanche quello che si aspettavano dall’impianto, diversamente da come gli avevano raccontato all’inizio.
Però…, perché c’è sempre un però, c’è ancora una piccolissima percentuale “fortunata” di Committenti che apprezzano, utilizzano e sono contenti del proprio impianto. Il più delle volte diventa anche motivo di vanto con gli amici: “Hai visto cosa faccio con il mio iPhone? E guarda qua….figo eh?!?? Perché non fai anche tu un impianto domotico?!? Puoi fare un sacco di cose e poi è così COMODO… ho tutto sotto controllo… senti che suono spettacolare…e le pulsantiere di design?
Questa maledetta domotica sta sconvolgendo la vita di molte persone, soprattutto quella di Committenti ed Architetti. Altro che “la domotica semplifica la vita”… ma di chi?!?!
E’ vero…