Diversamente da altri dispositivi elettrici ed elettronici progettati e realizzati per autodistruggersi, o smettere “magicamente” di funzionare dopo qualche settimana terminato il periodo di garanzia, quelli fatti seriamente da aziende impegnate da anni nel settore della domotica (non le cagate “made in China” che si trovano nei supermercati o nei centri di bricolage) sono fatti per durare.
Potrebbe esserci qualche pezzo con dei difetti di fabbricazione, ma ci si accorge subito appena lo si accende. Qui si parla di sfiga e può succedere anche a qualsiasi altra cosa. Infatti, basta sostituirlo e tutto riparte come un orologio, svizzero direi!
Girando per sistemare o terminare lavori lasciati a metà da altri, a causa di “motivi legali”, mi capita spesso di sentire le lamentale dei Committenti. Il discorso è sempre lo stesso: i contratti di manutenzione annuale programmata o di assistenza di intervento garantita 24/7. In Svizzera questo è meglio conosciuto come servizio di picchetto.
“Perchè devo pagare un abbonamento annuale per fare manutenzione quando funziona tutto regolarmente?”
La risposta esatta è: “Per ingrassare le aziende!”
La stronzata invece, cioè volevo dire quella sbagliata ma più utilizzata, è una cosa di questo tipo:
“L’impianto domotico ha bisogno di più cure, ci sono componenti elettronici più delicati, batterie da sostituire, aggiornamenti da fare, ecc…!”
Faccio un esempio pratico per essere più chiaro. Hai mai visto quel tastino con la scritta “TEST” presente su ogni interruttore differenziale (meglio conosciuto come “salvavita”) che c’è dentro ogni quadro elettrico?
Se non lo hai mai visto, prova ad andarlo a cercare. Dovrebbe essercene almeno uno, ma se fossero di più tanto meglio. Può cambiare la forma, il colore e la posizione in funzione della marca ma ti assicuro che in qualsiasi caso è presente la scritta “TEST”.
Come?!? … il tuo elettricista “di fiducia” non ti ha mai spiegato che ogni “tot di tempo” va premuto per verificarne il funzionamento? Su alcuni modelli c’è perfino scritto “Premere mensilmente” e tu non solo non lo hai mai fatto, ma non ne conoscevi nemmeno l’esistenza!! Vergogna!
Fai una prova, ma prima di premere il tasto, spegni PC o altri elettrodomestici che stanno funzionando. Se fosse sera, procurati una torcia elettrica perchè molto probabilmente resterai al buio! Tranquillo, dopo qualche secondo puoi subito alzare la levetta (anche in questo caso è di colore variabile) e riportarla verso il numero “1” o “ON”. Tutto tornerà come prima!
Fatto? Bene, per quest’anno, hai personalmente fatto la manutenzione ordinaria al tuo impianto elettrico tradizionale. Figo no?
Chiaro, se avessi un impianto domotico le cose sono completamente diverse. Ci sono touchscreen, webserver, gateway ed altre apparecchiature più “sostanziose e delicate” ma anche tante altre schede e dispositivi sparsi per tutta la casa, giusto?
“ALLARME ROSSO, ALLARME ROSSO, è appena stata detta una STRONZATA, ALLARME ROSSO, ALLARME ROSSO!!”
E si amico, se solo dimostrassi un po’ più di affetto al tuo impianto domotico, eviteresti un bel po’ di problemi e risparmieresti dei soldi. Diciamo almeno tutto quelli che ti vengono richiesti ogni anno per la manutenzione. Anche se non fosse una cifra astronomica, sempre meglio andarseli a bere in compagnia o farsi una pizza con la famiglia, non credi?
Non ti sto chiedendo di abbracciare la centrale di allarme, accarezzare il quadro elettrico o coccolare il rack per un ora al giorno…
Per fortuna quello che devi fare è una cosa molto più semplice e molto più limitata nel tempo, diciamo almeno una volta all’anno. Anzi, se sei un fortunato possessore di un impianto domotico, puoi farlo oggi stesso. Ti consiglio di calendarizzare la cosa sul tuo smartphone e metterla in ripetizione tutti gli anni, proprio come se fosse un compleanno di un amico. In questo modo potrai ricordarti puntualmente la tua missione di “manutenzione ordinaria dell’impianto domotico”.
Pronto a partire? Tieni a portata di mano carta e penna per prendere degli appunti così potrai fare esattamente quello che ti dirò per fare la tua manutenzione. Cominciamo subito a risparmiare fin da subito.
Per semplificare le cose, suddivido gli impianti per tipologia in modo da non dimenticare nulla ed essere il più mirati e precisi possibile.
Prima di iniziare a scrivere ti consiglio di leggere tutto.
No dopo non dovrai rileggere perché ti sei perso dei passaggi… tranquillo. Cazzarola, sei arrivato in questo blog, avrai già letto altri articoli, e non ti fidi di quello che dico? Cominciamo dai:
Parte elettrica dell’impianto DOMOTICO DI BASE
- passa un panno morbido leggermente umido (non una spugna imbevuta d’acqua) sui comandi/pulsantiere per togliere eventuali impronte ma prima ricordati di disabilitarle. Eviterai di accendere luci per niente e muovere pericolosamente le motorizzazioni. Se non hai un comando (da tablet, smatphone o touchscreen) per disabilitarle, esegui prima il punto successivo;
- come faresti per l’impianto tradizionale, spegni PC, elettrodomestici e quanto altro c’è acceso e prova tutti i differenziali con il tasto “TEST”;
- ripristina tutti gli interruttori differenziali (se hai già anche pulito le pulsantiere) o cerca di individuare quello che spegne l’alimentatore sempre acceso del sistema BUS. Ricordi l’articolo de “la truffa del risparmio energetico“? Ecco questo è uno dei colpevoli!;
- lo stesso panno utilizzato per pulire le pulsantiere, passalo sulla parte frontale delle schede all’interno del quadro elettrico per togliere la polvere. Dovresti riconoscerle subito perchè di solito hanno delle targhette o degli adesivi con delle sigle o dei numeri identificativi.
ALLARME ANTIFURTO/SCASSO
Per la manutenzione di questo impianto potrebbe essere necessario avere il codice tecnico che è diverso dal codice utente che normalmente utilizzi.
Se non lo hai prova a chiedere al tecnico che ha installato l’impianto. Potrebbe farti delle storie ed invalidare la garanzia perché potenzialmente potresti riprogrammare o modificare qualcosa. Se sei in un buon rapporto di fiducia, puoi dirgli che ti serve solo per sostituire le batterie in autonomia.
- Inserisci il codice tecnico per disabilitare eventuali allarmi dovute all’apertura di centrale e sensori. A seconda del sistema installato, potrebbe essere necessaria l’autorizzazione preventiva con il codice utente (il tuo codice);
- Passa un panno morbido leggermente umido sulla centrale dell’allarme per togliere l’eventuale polvere;
- Apri la centrale d’allarme e procurati il modello della batteria per recuperarne una nuova da sostituire (amazon, ebay o qualche negozio specializzato). Anche se fosse una marca diversa da quella già installata non ci sono problemi. L’importante è che abbia le stesse caratteristiche elettriche di V e Ah. Se è una centrale d’allarme seria dovresti avere una batteria da 12V–7 Ah (o 7,2 Ah) abbastanza grossa e pesante. Se l’impianto te lo ha fatto un normale elettricista, probabilmente hai un giocattolo pagato a peso d’oro con dentro una batteria da circa 2 Ah. Addirittura potrebbe esserci qualcosa di simile usato per i telefoni cellulari, in questo caso mi spiace per te. L’operazione di sostituzione può essere fatta anche ogni 2 anni a meno che non hai un impianto con certificazione IMQ. Dubito, in quanto non penso che abiti dentro un caveau di una banca.
- Quando hai la nuova batteria, scollega quella vecchia e spegni l’alimentazione della centrale. Puoi staccare l’alimentatore a bassa tensione oppure abbassare l’interruttore dentro il quadro elettrico).
ATTENZIONE: senza alimentazione la sirena povrebbe cominciare a suonare.
- Questa operazione di sostituzione della batteria dovrebbe essere fatta il più velocemente possibile ed in orari decenti. Se la sirena non “suona” è sintomo che anche la sua batteria interna è andata ed è necessario sostituire anche quella.
- Lascia la centrale aperta;
- Come fatto per la centrale, procedi allo stesso modo per la batteria della sirena (quindi sostituiscila ogni due anni). In questo caso, se la sirena è seria avrà dentro una batteria da circa 2 Ah (come quella del “giocattolo” di prima). Se invece anche la sirena è del tipo “Baby/Junior” ci saranno dentro delle batterie un po’ più grosse rispetto a delle normali Stilo. Diciamo tipo LC 18650 o qualcosa di simile, ma spero almeno queste!!
- Passa un panno morbido leggermente umido sulla sirena per togliere l’eventuale polvere. A seconda della sua posizione ed alle intemperie a cui è sottoposta, potrebbe essere necessario anche uno sgrassatore o qualcosa di simile.
P.S. Se dovessi avessi componenti con le penose caratteristiche descritte prima, per la tua sicurezza, appena hai un po’ di risparmi da investire… sostituiscili! Andiamo avanti….
- Come fatto per la centrale e la sirena, procedi anche a sostituire le batterie di tutti i sensori via radio (movimento, serramenti, barriere infrarossi, ecc…). Questo potrebbe essere necessario farlo 1 volta all’anno o anche meno, a seconda della tipologia di sensore che hai installato dentro e fuori casa. Solo in questo caso, le batterie possono essere delle Stilo, Mini-Stilo o addirittura di tipo a bottone (CR). Mi sembra inutile dire di evitare la confezione da 50 batterie a 9.90 che trovi al supermercato, ma meglio non dare le cose per scontato.. Prendi qualcosa di serio, altrimenti i sensori saranno attaccati alle pareti solo di bellezza perché al momento del bisogno non funzioneranno!
- Passa un panno morbido leggermente umido sui sensori per togliere l’eventuale polvere. A seconda della loro posizione, soprattutto quelli esterni e sottoposti alle intemperie, potrebbe essere necessario anche uno sgrassatore o qualcosa di simile.
P.S. Se non ci fossero sensori via radio ma solo cablati evita di aprirli e procedi solo alla pulizia.
- Una volta sostituite tutte le batterie, chiudi la centrale ed esci dalla modalità “installatore”. Prova a verificare l’impianto con il tuo codice utente, inserendo e provando a farti “beccare” da qualche sensore. Se la sirena suona e ti arrivano messaggi/telefonate/mail e quanto altro, allora è tutto ok!!
VIDEOSORVEGLIANZA
- Spegni il registratore digitale;
- Scollega l’alimentatore centrale o toglie le spine che alimentano le telecamere (dipende dalla tipologia dell’impianto);
- Disattiva le eventuali apparecchiature di rete presenti a cui sono collegate le telecamere (switch, midspam, iniettori PoE, baloon, ecc…). Per sicurezza stacca completamente le spine di alimentazione o direttamente l’interruttore nel quadro elettrico.
- Dopo qualche secondo riaccendi tutto.
- Toglie le ragnatele dalle telecamere esterne (spero che su quelle interne non ci siano…) con il solito panno umido. Se è zozzo cambialo… mi raccomando!
HOME CINEMA, DISTRIBUZIONE AUDIO E VIDEO
- Spegni completamente TV, beamer, proiettori, amplificatori, periferiche e sorgenti varie. Stacca sempre le spine di alimentazione o direttamente dall’interruttore nel quadro elettrico (il famoso tasto “TEST”).
- Se hai le sorgenti centralizzare o una distribuzione dei contenuti multimediali, spegni anche quei componenti e quelli eventuali di rete presenti all’intero del rack;
- Con un panno leggermente umido e pulito dai una passata allo schermo del televisore o alla lente del proiettore. Poi passalo delicatamente anche sulle casse per togliere la polvere. Se non è da buttare puoi utilizzarlo anche per pulire l’esterno del proiettore sempre dalla polvere;
- Se amplificatore, decoder e consolle dei videogiochi sono ad una temperatura accettabile puoi riattaccare spine o interruttore nel quadro elettrico. In caso contrario lasciarli spenti per almeno 15/20 minuti o più se necessario.
VIDEOCITOFONO E CONTROLLO ACCESSI
- Spegni completamente il videocitofono esterno e tutti i posti interni spegnendo gli alimentatori o direttamente dall’interruttore nel quadro elettrico.
- Se fossero con tecnologia digitale, potrebbe essere sufficiente spegnere i componenti della parte di rete presente all’intero del rack (o nello spazio tecnico previsto);
- Dopo circa un minuto riaccendi tutto.
- Togli le ragnatele dal videocitofono come hai già fatto per le telecamere esterne.
- Con un panno leggermente umido e pulito dai una passata agli schermi dei posti citofonici interni. Ovviamente se ci fossero e non stai usando touchscreen o tablet;
- Con lo stesso panno dai una passata ai lettori biometrici (impronte digitali) nel caso li avessi.
SISTEMA DI SUPERVISIONE
- Con un panno leggermente umido e pulito dai una passata agli schermi dei touchscreen o dei tablet collegati al sistema di supervisione;
- Se il sistema di supervisione è un PC, un Server o una centralina qualsiasi spegnila per 5/10 minuti e dopo riaccendila. Probabilmente è installata in uno rack o una spazio tecnico, quindi potrebbe essere sufficiente staccare la spina principale o direttamente dall’interruttore del quadro elettrico. Per essere sicuri, premi sempre il solito tasto “TEST”.
- Se fosse presente anche un UPS (alimentatore di emergenza in caso di mancanza di alimentazione) dovrai spegnere anche questo. Non dimenticarti, altrimenti tutti i componenti rimarranno accesi perchè si alimentano attraverso le sue batterie interne.
RACK O SPAZIO TECNICO
- Con un panno leggermente umido, togli i gomitoli di polvere che si sono formati tra le apparecchiature soprattutto in quelle provviste di ventoline. Per aiutarti puoi utilizzare anche un piumino cattura polvere o meglio ancora un aspirapolvere.
P.S. Anche se sicuramente più performante, eviterei l’aria compressa, anche quella delle bombolette spray, a meno che il rack non sia in uno spazio tecnico tipo cantina o locale tecnico dove sono presenti anche pompe, centrale termica, aspirapolvere centralizzato o altre grosse apparecchiature. Avere una nuvola di polvere nella zona giorno non è sicuramente una buona idea, almeno per la tua salute soprattutto se sei hai delle allergie.
Se dovessi essermi dimenticato qualche “sistema o impianto”, spegnilo, puliscilo e riaccendilo… ed il gioco è fatto!!
Visto che non serviva scrivere o prendere inutili appunti?!?
Tutto ok?!? Ci siamo?!?! Bene adesso sai anche come si fa la manutenzione di un impianto domotico e degli altri impianti tecnologici che possono essere presenti in casa tua…
“Come, tutto qui?” ti starai chiedendo… “ogni tanto spegni tutto e tieni pulito?” E già, proprio come l’impianto tradizionale direi… perchè sull’impianto tradizionale la tua “pigiatina annuale” sul tasto test la fai vero?
Pensa che c’è chi si fa fottere dei soldi pagando profumatamente un tecnico per fare le pulizie quando magari c’è già qualcuno che le fa!!
Adesso invece, se non hai ancora il tuo “mega impianto”, non potrai più neanche usare la scusa che “quello domotico ha bisogno di manutenzione”!
Ricapitoliamo…
- almeno una volta all’anno spegni completamente tutto. Possibilmente usa il tasto TEST, così fai anche una verifica di funzionamento (come dovresti già fare ad un impianto tradizionale);
- se mantieni costantemente pulite le apparecchiature dalla polvere non dovrai fare altro. Basta una “stracciata” o passata di piumino dalla donna di servizio almeno una volta alla settimana. Se ogni tanto, riesci anche a fargli prendere un po’ d’aria tanto meglio;
- l’unica complicazione (a livello di tempo impiegato) potrebbe essere la sostituzione delle batterie dei componenti dell’impianto d’allarme. Anche se avessi un impianto tradizionale (non domotico) e quindi solo “normale impianto di allarme” ci dovrà pur essere per garantire la continuità di funzionamento.
Ma secondo te l’allarme fa parte della domotica oppure no?? Se non dovesse farne parte, non puoi certo lamentarti che ha bisogno di manutenzione!
Faccio solo un passo indietro sul fatto del servizio di picchetto o assistenza 24/7. Secondo la mia esperienza può essere utile:
- nel caso hai in casa uno o più ascensori (lift) dove delle persone possono rimanere chiuse dentro. Ma questo penso sia previsto per legge ed in ogni caso debba fornirtelo chi ha installato questo tipo di impianto (non certo il domotico…);
- se vuoi l’intervento di una pattuglia di pronto intervento che arrivi sul posto quando qualche malintenzionato tenta di infrangere la tua proprietà. Questo è un servizio che offre un istituto di vigilanza esterno a meno che non sia lo stesso che ti abbia anche installato l’impianto. Trascuriamo l’imbarazzante discorso della tempestività ed il coraggio degli agenti in servizio, anche in questo caso, di “domotico” c’è ben poco… Hai letto la leggenda #10?
- mmm… non mi viene in mente niente altro…
A che cazzo serve un servizio di picchetto per un impianto domotico?
Se un albero cade su una linea elettrica generando un blackout generale c’è ben poco da fare…
Quando l’omino che sta scavando per sostituire la tubazione dell’acqua rotta, trancia la linea telefonica, quindi anche internet, il discorso è lo stesso…
Se si brucia una lampadina, il motore di una tenda o il lettore DVD si può attendere anche il mattino dopo per chiamare il tecnico! Preferisci organizzare una riparazione al volo alle 3 di notte? Se il sistema è progettato e realizzato bene con buoni prodotti
NON C’E’ ALCUN BISOGNO DI MANUTENZIONE SU UN IMPIANTO DOMOTICO!
Alla prossima
Fabio